venerdì 14 dicembre 2012

SPAZIO DELLA MUSICA 1 :VECCHIO SCARPONE: 150 ° : DE GREEF e DEBUSSY, tempo di HAHN e PROUST...

SPAZIO DELLA MUSICA 1 :VECCHIO SCARPONE: 150 ° : DE GREEF e DEBUSSY, tempo di HAHN e PROUST...: Dalla solita collezione di spartiti e musica di Carlo Lamberti , abbiamo rinvenuto una partitura per orchestra del compositore belga Arthur ...

150 ° : DE GREEF e DEBUSSY, tempo di HAHN e PROUST

Dalla solita collezione di spartiti e musica di Carlo Lamberti, abbiamo rinvenuto una partitura per orchestra del compositore belga Arthur de Greef, piuttosto rara, poichè riporta in alto a destra la dedica a Reynaldo Hahn, grande amico di Proust e, contemporaneo di Claude Debussy

Sia del De Greef che del compositore dell' opera "Pélleas et Mélisande", ricordiamo il 150 ° anniversario della nascita, il primo di Lovanio in Belgio ed il secondo in Saint- German-en-laye in Francia

Entrambi pianisti e moderni musicisti, hanno percorso i primi anni del novecento in due mondi diversi

Mentre Debussy, gode di una fama gigantesca, il De Greef, eccellente pianista, anch' esso a Weimar allievo di Liszt, non ha una fama così grande, ma merita un approfondimento maggiore nel tempo corrente

Con questa partitura della sua Suite d'orchestra, veniamo a conoscenza della sua stima (scoperta storica) per il compositore  Reynaldo Hahn, il grande amico di Marcel Proust, l' autore di quel capolavoro in prosa- poesia che è la "Recherche"

Con questo blog su De Greef, siamo invitati ad approfondire la sua vena compositiva che eccelle in molte musiche da lui create, con il tocco pianistico che le sue dita agivano sulla tastiera...

Il suo meraviglioso concerto per pianoforte e orchestra, con quel suo primo tempo dal sapore misterioso (primi minuti), ci fa comprendere la grandezza di questo compositore dalla signorilità forte ed esplosiva, come nel suo studio per piano, tutta luce e fantasia...




Immagini di  SPARTITO MUSICA DEBUSSY CATTEDRALE SOMMERSA 1910

Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti






Qui sotto, il versatile e bravo pianista Phillip Sear in un bel pezzo sognante di Arthur De Greef











domenica 9 dicembre 2012

2014 centenario ROMEO GEROSA BIGNOTTI PEDRELL BARCELONA

Fra le tante rarità della collezione musica e spartiti Carlo Lamberti, abbiamo trovato un raro volume, privo di copertina editoriale esterna, ma con dedica autografa dell' autore, Angelo Bignotti, fatta a mano nell marzo del 1907 con  invio personale scritto a mano al maestro Romeo Gerosa

Angelo Bignotti, amico del Gerosa e di Felipe Pedrell ( il compositore dell ' opera i Pirenei, citata anche da Amintore Galli nel suo libro intitolato Estetica della musica) con il suo volumetto Larve Antiche, ci svela un 'anima di semplice poesia per musica dal sapore autentico

Romeo Gerosa, il compositore monzese di cui, nel 2014 ricorre il centenario della morte, con questo volumetto a lui dedicato dal Bignotti, rivela la sua ricerca per comporre canti dal sapore semplice come la sua musica

Speriamo, che, con l' avvento del centenario del suo centenario, coincidente con quello di Paolo Giorza, speriamo che l'animo musicale della Lombardia, abbia un ulteriore risveglio nel riscoprire la profonda musicalità di questi compositori

testo e scritti di Carlo Lamberti

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Dalla collezione spartiti e musica Carlo Lamberti



mercoledì 5 dicembre 2012

LO CHOPIN AMERICANO : l.m.GOTTSCHALK la 13enne ADELINA PATTI

La vita del grande compositore Louis Moreau Gottschalk, per la sua brevità ci rammenta quella del grande Chopin e la sua carriera pianistica, dopo un fulgore di vari anni nell'ambiente parigino, si sposta in America, il continente in cui era nato nel 1829 nella bella città di New Orleans

Il nome della allora tredicenne Adelina Patti, elogiata anche da Emanuele Muzio ( tra l'altro,aveva composto per lei il valzer Adelina) si lega a quello del pianista Gottschalk, con il quale ebbe a viaggiare ed a cantare a Cuba, e in tutte le isole famose del mar dei Caraibi

Dopo la sua folgorante carriera europea, come precisato, fu chiamato dal padre, in America, a New York,  ma il genitore, poco tempo dopo morì, lasciandogli in eredità il dovere di mantenere i suoi 6 fratelli e sorelle, nonchè sua madre, una donna creola di buona famiglia

Dopo aver viaggiato per le Americhe, dopo aver composto circa 250 pezzi pianistici orchestrali e per canto, Gottschalk moriva di malaria a Rio de Janeiro nel 1869








Dalla collezione spartiti e musica Carlo Lamberti









mercoledì 17 ottobre 2012

151° DELL'UNITà D'ITALIA : La bella Gigogin e PAOLO GIORZA

Manca sempre l' ispirazione ed allora, come si fa ? La si cerca fino a che non la si trova, utilizzando magari il colore verde che è sinonimo di speranza e giovinezza, come l'erba in primavera, magari bagnata dalla rugiada notturna poi scintillante al sole o pettinata dolcemente dalla brezza del mattino...
In questa atmosfera così bucolica e virgiliana, Beethoven compose la sinfonia Patorale, Schubert pare che avesse orchestrato di getto la sua settima sinfonia " the great", la grande e, ispirato dalla corrente del risorgimento, il milanese Paolo Giorza, compose la musica della "Bella Gigogin", adattando in modo meraviglioso le note della musica al quel dialetto lombardo - piemontese, facendo nascere una delle più simpatiche arie del nosto risorgimento...






 (dalla collezione Carlo Lamberti)

Ed ora, ora che abbiamo scritto col colore verde il primo pezzo della nostra bandiera, navighiamo a vista in questo colore rosso sangue in un turbinìo di nomi eclatanti e famosi che hanno contribuito, con il loro martirio o meno, ad unire quell'Italia, forse il paese più bello ed originale del mondo dalla conformazione geografica voluta da Dio, quello stivale così pieno di musica e di tesori artistici che è il "Bel Paese"
Tutti forse vorremmo cantare, sulle arie dell'Inno di Mameli o sulle sinuose armonie del "Va pensiero" di Giuseppe Verdi, simbolo unico dell'Italia nel mondo, ma certamente, correndo su quelle note  e parole originali della canzone "La bella Gigogin", che fece vincere, così pare, alle nostre truppe alla battaglia di Magenta nel 1859 e, da lì, svegliare tutta la nazione che oggi è unita in unico contesto e bandiera..

Carlo lamberti (autore dello scritto e del testo)

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mercoledì 10 ottobre 2012

ADRIANO CELENTANO : MITO DELLA CANZONE ITALIANA

Dalla collezione spartiti Carlo lamberti, esponiamo qui un insieme antologico di canzoni interpretate dal cosiddetto cantante "molleggiato" che, ancor oggi, dopo moltissimi anni, furoreggia e scalda gli animi e gli umori degli italiani con le sue mitiche interpretazioni

Celentano è nato al quartiere Greco, in Milano, il 6 gennaio 1938 e, le sue canzoni (indimenticabile "il ragazzo della via Gluck", quasi identificabile con una parte della sua biografia) hanno fatto innamorare migliaia di persone in Italia, donando ai cuori musicali del nostro paese, sentimenti profondi e ricordi indimenticabili




Dalla collezione musica e spartiti Carlo lamberti

martedì 10 luglio 2012

NAPOLI e penisola SORRENTINA : I LUOGHI DELLA SOLARE PITTURA DI DI LUIGI COLANTUONI (Carlo Lamberti)

Quando un pittore dipinge un quadro, lascia un testamento, un'opera d'arte che va per il mondo e, a seconda del soggetto raffigurato rimane un' ulteriore testimonianza del suo autografo lasciato col pennello o con la spatola ...

Dedicated from Carlo Lamberti ' s music collection to Luigi 

Immagini di  SPARTITO MUSICA CANTO SANTA LUCIA COTTRAU INGLESE ITALIANO BIDERI  AVELING


Luigi Colantuoni è sempre presente nei ricordi del golfo di Napoli, nella penisola sorrentina, e così in tutte le case ed in ogni luogo ove sono andati a far bella mostra i suoi capolavori cromatici, dipinti sotto un' ispirazione felice e serena, solarmente partenopea...
A questa simpatica foto di dolcezza paterna è possibile abbinare un bel dipinto del pittore come quello delle mimose, riflettente il medesimo periodo



La delicata pennellata di questo pittore, quasi fotografo di un tempo, si riflette magnificamente nel "bianco e nero" femminile di queste due bellezze muliebri qui sotto

Gentilezza, tocco d'artista, pennello cromatico oltre misura, ci donano immagini senza tempo, quasi trascendentali, dove l'ispirata maestria di questo Schubert dell ' arte figurativa è rappresentata


Leggere le composizioni pittoriche di questo magnifico artista è, come scorrere una pagina a caso di Marcel Proust, dove in ogni punto si cominci la lettura, risulta un insieme di poesia ricorrente in un pensiero quasi fatato e romantico...


Tutta questa esposizione di capolavori pittorici, con sapiente ricerca, è stata ispirata dal figlio Salvatore Colantuoni a villa Guariglia, in memoria dei 100 anni dalla nascita del papà Luigi


da Carlo Lamberti
















sabato 23 giugno 2012

1931 CAMPANE TANGO NISA SPARTITO CHERUBINI DI LAZZARO

Una canzone celebre del 1931,nostalgica canzone interpretata a seconda della voce più o meno musicale del solista, nella bellissima musica di
Di Lazzaro con versi di Cherubini, testimonianza di un'a gricoltura lontana e vicina...


Il disegnatore Nisa ha completato la cromia dello spartito con il suo disegno


Tempi ormai lontani ?




Dalla collezione spartiti e musica Carlo Lamberti


venerdì 18 maggio 2012

RASCEL : LA BELLA GIGOGIN - GARINEI GIOVANNINI KRAMER GIORZA

Fra la mia collezione di spartiti, penso che meriti un po' di attenzione sopra le righe, questa versione dal titolo : La bella Gigogin (di tanto tempofa) con musica del bravo e compianto Renato Rascel, proprio in quest'anno che ne ricorre il centenario della nascita


Accanto al suo nome, troviamo quelli di Garinei e Giovannini e, come arrangiatore quello del grande Kramer


Forse un omaggio alla canzone risorgimentale musicata da Paolo Giorza ?








Dalla collezione musica e spartiti di Carlo Lamberti

martedì 17 aprile 2012

IL SOGNO NEL CASSETTO : ALBA BAROZZI RITROVATA



Finalmente , dopo tanto tempo, sono riuscito a tirare quel cassetto ed una nube di polvere d’anni, quasi una “bomba” tossica, mi riempì il viso ed anche le parti superiori dei miei abiti …

Subito sono corso davanti allo specchio e, sembravo ormai più uno scienziato al quale era scoppiato davanti un alambicco di ritrovamento chimico che ad un operaio di strade polverose !

Quel cassetto, rimasto chiuso per tanto tempo, mi aveva ridonato un tesoro : un insieme di manoscritti musicali che avevo messo lì tanti anni prima…

Emozionato e trepidante, come un innamorato al primo appuntamento, o come un fanciullo che la notte di Natale, attende  i regali che gli porterà il Bambino Gesù ai piedi del letto, avevo il cuore che batteva fortemente ...

Avevo davanti a me il ritrovamento di un’ opera, manoscritta, autografa e musicata dal compositore Paolo Giorza ; la speranza, forse, nel sogno dell’autore, di aver composto il suo capolavoro, il suo canto del cigno !

Chissà se, quel musicista, dopo aver terminato un così monumentale melodramma in quattro atti, avesse sperato di ottenere un grande successo nei maggiori teatri del mondo

Si era ispirato ad una tragedia accaduta, nell’ antica Venezia, “une ville” costruita sull’acqua come non mai, una splendida repubblica marinara, regina del Mediterraneo, il cosiddetto “Mare Nostrum”…

Non oso immaginare la senzazione di un artista che, ormai in età matura, terminava un dramma lirico con parole e musica verso la fine di un secolo che aveva prodotto compositori come Verdi, Bellini, Rossini, Donizetti e così via, cosa potesse pensare...

A volte presumo, quanta fatica ed evoluzione mentale, possa faver fatto un artista per dedicarsi a tradurre in note una vicenda storica o leggendaria così remota , dando una personale caratteristica armonica e melodica ad ogni personaggio…

Se guardiamo uno spartito e osserviamo quelle “cigliegine” che si chiamano note, a volte a grappolo, come si può immaginare che quei frutti su quel pentagramma, diano tanta felicità in chi le suona e in chi le ascolta !

Ora, soffiando sulla polvere che ricopriva quella copertina del manoscritto, si leggeva bene il nome :Alba Barozzi, atto I, su una specie di libro quaderno foderato all'antica 

Il mio entusiasmo prendeva maggiormente piega, quando, dopo tanti anni di abbandono in un cassetto, veniva alla luce, magari per avere una rapprentazione in un famoso teatro del mondo, oltre cento anni dopo, quale riscoperta mondiale, quel melodramma !

Qui davanti, scorro le paginone per orchestra di quell’ opera, l’Alba Barozzi dei miei sogni, la risoluzione del più grande sogno nel cassetto, rinchiuso  in quella custodia plasticata che lo ha avvolto nella polvere per tanto tempo…

Come un antico castellano che conserva le cose di valore, mi sembrava di rivivere la scoperta di un manoscritto che, forse, poteva essere il sogno di un compositore, il suo canto del cigno, quasi un Mahler od uno Schubert nell ‘ ispirazione delle loro sinfonie incompiute !!!

Mi pareva quasi di essere divenuto l’anima delGiorza, trasmessami come per incanto divino, quasi ne fossi divenuto l'esecutore testamentario del proprio desiderio inappagato...
Mi accorgevo che era giunto il momento di rispolverare quel tesoro manoscritto e, davanti alla monumentale opera che mi trovavo fra le mani, ne intravvedevo già la rappresentazione sulle scene...
In quella platee teatrali, corredate dagli storici palchi della Scala o del Metropolitan, magari nell’ OperaHouse di Sidney, ascoltare quel dipinto di note tradotto in delizia sonora, con un direttore d’ orchestra famoso, in quel buio silenzioso della sala, dirigere la massa orchestrale con notevole maestria…
Il primo atto, già quasi tutto orchestrato nei lontani anni del fine ottocento, mi trasmetteva un’emozione impagabile, un risveglio di un’epoca lontana, ma sempre presente...
Fra gli strumenti di quell’ inizio, si potevano leggere le scritte: soprano, contralto, tenore, basso, poi il coro, la campana, l’insieme dei violini primi e secondi, in un’assonanza meravigliosa !!!
Mi pareva di rivivere la gioia che un archeologo prova nella scoperta del ritrovamento di un reperto in uno scavo, forse interpretavo l’anima ed il pensiero di un Toscanini al completamento dell’opera Nerone del Boito !

Penso, nella mia poca conoscenza, che l’orchestrazione magari è da rivedere e completare (gioia immensa per un musicista), quasi un Alfano al completamento dell’opera Turandot del grande Puccini

La parte vocale, mi sembra bella ed entusiasmante, e, corredata da una giusta orchestrazione, produrrebbe, all’ascolto in una grande sala teatrale, un’esplosione musicale inebriante, capace di donarci la sensazione della febbre dei 42 ° gradi (quei famosi brividi che ci danno la gioia)

Stavo vivendo un momento di magìa o era quasi una realtà, per modo che vedevo trasformarsi quel fiume di note in una consolidata apoteosi sonora, quasi una glorificazione di un lavoro che avera richiesto un lungo tempo per essere compiuto ?

Sfogliando quei paginoni, ripieni di pezzi solistici e corali così ben congegnati, mi facevano rivivere compositori come Schubert che erano capaci di orchestrare direttamente i loro capolavori in modo diretto, magari in un bosco, all’ ombra di un albero all'inizio della primavera, dove le varie fioriture sfoggiano un multicromatismo di una bellezza così completa da rimanere estasiati…

Ma forse e, questo non potevo ancora saperlo,  avevo davanti ai miei occhi meravigliati un poema incompiuto come la famosa sinfonia di schubert , terminata da Henri Ryder nel 1928, in ricorrenza del primo centenario della morte del grande compositore austriaco ?

Presumibilmente, era la decima sinfonia di Mahler, e, perché no, la Turandot del grande Puccini, quando, nell’esecuzione scaligera del 1926, sotto la bacchetta di Toscanini, l’orchestra fu fermata nel punto in cui il grande musicista lucchese abbandonò l’opera ?

Non ero per caso davanti ad un pezzo verdiano rinvenuto a sant’ Agata di Busseto, nel famoso baule di manoscritti di Giuseppe Verdi, quale scrigno e tesoro delle fantasie incompiute di quel grande musicista ?

No, non ero d’ innanzi al ritrovamento di uno scrigno da galeone spagnolo ritrovato nei fondali marini del mar caraibico, ma avevo comunque  ricuperato un tesoro della genialità umana, con riferimenti storici armonizzati…

Era giunto il momento di darlo alle stampe e illuminare, nonché rinverdire la figura di un compositore milanese che era emigrato, aveva riscosso successi mondiali e, prima di ritirarsi in quella lontana Seattle, sulla riva dell' oceano Pacifico, aveva pensato di musicare il trecento veneziano

Il nostro Risorgimento a lui doveva la vittoria di Magenta, nel lontano 1859, che, con la famosa canzone“la bella Gigogin”, esaltò le truppe franco-piemontesi che sconfissero gli austriaci liberando il nostro paese dal giogo dell’ oppressore, contribuendo alla fondazione del Regno d’ Italia !
Finalmente, quest’ opera, tanto cercata dai musicofili e appassionati, esisteva, con le sue arie e, probabilmente, con le sue sorprese !

Carlo L.

se accadrà che venga rappresentata, chi sarà mai il direttore che la dirigerà ?
in quale teatro ?
Al futuro la risposta

Carlo









sabato 24 marzo 2012

LUCIO DALLA TRE RONDINELLE NISA C.A.BIXIO NAPOLI 1954


Dopo la scomparsa del musicista Lucio Dalla, dopo aver ascoltato, grazie a youtube, la sua canzone "le rondini", ho voluto esporre qui lo spartito , "tre rundinelle", con testo di Nisa e musica di C.A.Bixio, motivo eseguito al festival della canzone napoletana nel 1954

Avendo ritrovato lo spartito di Dalla e Morandi recentemente, nella collezione Carlo lamberti, ho voluto evidenziare la canzone di delicata musicalità : Felicità, con testo e musica del compositore bolognese, accostandolo affettuosamente al suo amico e cantante Gianni Morandi



Dalla collezione spartiti Carlo Lamberti








domenica 5 febbraio 2012

A SANREMO NEL FESTIVAL 1954 : CANZONE DA DUE SOLDI

Dalla collezione musica e spartiti  Carlo Lamberti, abbiamo rinvenuto lo spartito musicale CANZONE DA DUE SOLDI, presentata al festival di Sanremo nel 1954, per la musica di C.Donidacon parole di  Pinchi 


Penso sia abbastanza difficile trovare tutti gli spartiti del festival di Sanremo, ma rappresentano molto bene l' iconografia del periodo di appartenenza...
Carlo Lamberti



VETRINA FESTIVAL CANZONE ITALIANA RAI : PAPà PACIFICO

3° festival della canzone italiana organizzata dalla RAI 1953


PAPà PACIFICO


versi di Astelli


musica di Armando Fragna


copertina disegnata da ARPINO301






















Dalla collezione musica e spartiti
Carlo Lamberti